Recenti indagini rivelano che ByHeart, l’azienda produttrice di latte artificiale collegata a un’epidemia di botulismo che ha colpito numerosi neonati, aveva documentato violazioni della sicurezza nei suoi impianti di produzione prima dell’incidente di contaminazione. Questi risultati sollevano interrogativi critici sul controllo di qualità e sulla supervisione dell’azienda, anche se i funzionari sottolineano che non sono stati segnalati decessi.

Preoccupazioni ricorrenti sulla sicurezza

Le ispezioni federali condotte nel 2022 presso lo stabilimento di ByHeart’s Reading, in Pennsylvania, hanno rivelato problemi significativi. In particolare, l’azienda ha rilevato il Cronobacter sakazakii, un batterio letale per i neonati, nell’area di lavorazione. Quando gli stessi batteri sono comparsi in un prodotto finito settimane dopo, ByHeart ha incolpato il laboratorio di analisi, invece di affrontare potenziali fonti di contaminazione.

Ulteriori ispezioni mesi dopo hanno scoperto muffa in un serbatoio di acqua pulita, oltre 2.700 insetti morti nelle aree di produzione alimentare e perdite persistenti dal tetto. La Food and Drug Administration (FDA) ha classificato questi risultati come il massimo livello di preoccupazione.

Indagine in corso

La FDA sta ora indagando sugli stabilimenti di ByHeart ad Allerton, Iowa e Portland, Oregon, gli stabilimenti che hanno prodotto la formula ritirata. Gli investigatori stanno tentando di determinare se esiste un collegamento diretto tra queste strutture e i 15 bambini trattati per la tossicità del botulismo dopo aver consumato i prodotti ByHeart.

Risposta dell’azienda

La presidente di ByHeart Mia Funt ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime solidarietà alle famiglie colpite e promette la piena collaborazione con la FDA. La società sta lavorando per accelerare il richiamo mentre le indagini continuano.

Implicazioni più ampie

Questo caso evidenzia l’importanza fondamentale di rigorosi protocolli di sicurezza nella produzione di latte artificiale. La presenza di Cronobacter e di altri contaminanti rappresenta un grave rischio per i neonati vulnerabili e le aziende devono dare priorità alle misure preventive rispetto alle risposte reattive. L’indagine in corso della FDA determinerà se le precedenti violazioni di ByHeart hanno contribuito alla recente epidemia e se sono necessari miglioramenti sistemici per prevenire incidenti futuri.

L’incidente sottolinea la necessità di una supervisione rigorosa e di una segnalazione trasparente dei problemi di sicurezza nell’industria alimentare, in particolare quando si tratta di prodotti destinati ai neonati